giovedì 27 maggio 2010

MANOVRA ECONOMICA


Manovra: Epifani, manifestazione nazionale il 12 giugno, al prossimo direttivo proposta di sciopero generale Una manovra iniqua che non tocca i redditi alti o medio alti
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Di fronte alla manovra finanziaria presentata dal Governo, il Segretario Generale della CGIL Guglielmo Epifani, ha annunciato nella conferenza stampa di ieri presso la sede di Corso d'Italia, una mobilitazione nazionale per il 12 giugno, per tutto il mondo del lavoro pubblico, con lo slogan 'solo sulle nostre spalle'. Inoltre il Segretario della CGIL, fa sapere che al direttivo della prossima settimana proporrà uno sciopero generale da organizzare entro la fine di Giugno, per contrastare e chiedere modifiche ai provvedimenti contenuti nella manovra.

Secondo il Segretario Generale della CGIL quella proposta dal governo è una manovra “iniqua che divide il Paese e colpisce i più deboli”. La CGIL chiede quindi modifiche di sostanza alla manovra economica avanzando delle proposte. L'inserimento di una addizionale di solidarietà sui redditi superiori ai 150 mila euro per liberare risorse da destinare al futuro dei giovani; il ripristino dell'Ici, ma solo per i redditi da 90-100 mila euro; una tassazione unica sulle rendite finanziarie da portare quindi dal 12 al 20%. Infine Epifani propone di alzare la tassazione dello scudo fiscale dal 5 al 7 per cento.

“Nella manovra inoltre non c'è traccia di riforme, i provvedimenti sono pasticciati e non sostengono gli investimenti e l'occupazione". Ha proseguito Epifani puntando il dito contro "una manovra di tagli che reprime la crescita e farà aumentare il tasso di disoccupazione nei prossimi anni". "Non ci sottraiamo - ha ribadito - ad un'azione di risanamento, ma facciamo nostre le parole del Presidente della Repubblica: sì ai sacrifici ma, come lui dice, con equità”.

FONTE: http://www.cgil.it/DettaglioDocumento.aspx?ID=13884

lunedì 17 maggio 2010

Statuto dei lavoratori:





Statuto dei lavoratori: Epifani, impensabile toccare i diritti
Alla vigilia dei quarant'anni dello Statuto, il Segretario Generale ribadisce la necessità di salvaguardare l'impianto della legge dagli attacchi che sta subendo a cominciare dal ddl lavoro


“In una fase di crisi come questa, aggravata dagli ultimi tracolli finanziari che hanno messo a rischio la tenuta dell'euro, è impensabile mettere mano ai diritti dei lavoratori”. Lo ha detto - in un'intervista all'ANSA - il Segretario Generale della CGIL, Guglielmo Epifani,
alla vigilia, il 20 maggio, dei quarant'anni dello Statuto dei lavoratori.

Epifani, sottolinea la necessità di salvaguardare “l'impianto della legge dagli attacchi che sta subendo”. A cominciare, dice, dalle tutele dei più deboli “messe a fuoco dallo stesso Capo dello Stato. Attacchi - insiste - pericolosi e subdoli, come quelli al grave e incostituzionale disegno di legge sul lavoro”. E riferendosi al Governo dichiara “ha usato strumentalmente la crisi per abbassare le tutele e cancellare i diritti acquisiti, un atteggiamento inspiegabile per quanto riguarda le politiche del lavoro, dei diritti e della cittadinanza. L'annuncio di un imminente intervento sullo 'Statuto dei lavoratori' da tramutare in 'Statuto dei lavori', con tutto ciò che questa differenza lessicale sottintende, si fonda su principi intollerabili che vanno ripudiati: la sostanziale equiparazione dei diritti dei lavoratori dipendenti con quelli dell'impresa, e la riduzione degli spazi di libertà e di autodeterminazione dei lavoratori”.

La convinzione di Guglielmo Epifani è che si punta a colpire la nostra carta costituzionale. “Ciò che si vuole cambiare - afferma ancora - non è soltanto la legislazione vigente, il quadro del diritto del lavoro consolidato, dallo Statuto alle leggi sullo sciopero, ma anche la radice e il fondamento della nostra architettura giuslavorista. Ovvero: la Costituzione e la sua coerente sostanza di difesa dei diritti dei lavoratori. Le norme contenute nello Statuto sono gli elementi fondanti della nostra legislazione in materia di diritti e di libertà dei lavoratori, del sindacato stesso che mantiene per intero la sua validità”.

fonte:http://www.cgil.it/dettagliodocumento.aspx?ID=13793