lunedì 14 settembre 2009

Greenpeace


Lavorare per il Clima

La creazione di nuovi posti di lavoro investendo nelle energie verdi Settembre 2009

Greenpeace International e EREC (European Renewable Energy Council) nel mese di ottobre 2008, hanno pubblicato il rapporto “Energy [R]evolution: A Sustainable Global Energy Outlook”. Il rapporto offre una visione globale della transizione nella produzione di energia a livello mondiale. Il rapporto delinea due scenari: lo scenario di riferimento si basa sulle previsioni del “World Energy Outlook 2007”, realizzato dall’International Energy Association (IEA), estrapolati dal 2030 al 2050; lo scenario ‘Energy [R]evolution’ mostra invece come tecnicamente e finanziariamente, attraverso l’abbandono del nucleare e di una importante quota di energia dal carbone - il mondo può ottenere un incremento nove volte maggiore nella produzione di energie rinnovabili al fine di evitare catastrofici cambiamenti climatici.
Il nuovo rapporto di Greenpeace International, “Working For the Climate”, determina l’ammontare dei nuovi posti di lavoro nello scenario della Rivoluzione Energetica, risultante dall’aumento della produzione di energia verde e dagli interventi globali per incrementare l’efficienza. Attraverso la ricerca svolta sull’occupazione nel settore della produzione di energia e
nell’efficienza energetica, lo studio è in grado di confrontare il potenziale di creazione
di posti di lavoro con l’approccio ‘business-as-usual’, ovvero con l’andamento tendenziale in assenza di cambiamenti nelle politiche energetiche. Le soluzioni per la crisi economica e per la crisi del clima non sono tra di loro alternative. Mentre si avvicina il Vertice di Copenaghen sul clima, i leader mondiali hanno l’opportunità di stimolare la ripresa economica e nello stesso tempo di tagliare le emissioni di anidride carbonica, attraverso l’investimento in posti di lavoro verdi nel settore delle energie rinnovabili.
È necessario passare dal carbone e dall'energia nucleare alle energie rinnovabili, allo scopo di evitare un cambiamento climatico fuori controllo e nello stesso tempo creare nuovi posti di lavoro.
La creazione di nuovi posti di lavoro Attraverso lo scenario della Rivoluzione Energetica, si raggiungerebbero circa 2,7 milioni di posti di lavoro in più nel settore energetico nei prossimi 20 anni, rispetto allo scenario “business as usual”. In alternativa, in assenza di interventi volti a compiere il passaggio all’energia pulita, si verificheranno delle perdite di posti di lavoro nello stesso periodo di tempo per circa mezzo milione di unità.
Entro il 2020, in base allo scenario della Rivoluzione Energetica si raggiungeranno circa 10,5 milioni di posti di lavoro, 2 milioni in più rispetto allo scenario di riferimento. In particolare tra il 2010 e il 2020, nello scenario 'business-as-usual', si perderebbe più di mezzo milione di posti di lavoro, mentre nello scenario della Rivoluzione Energetica i posti di lavoro aumenterebbero di 1,2 milioni. Entro il 2030 attraverso le politiche per creare la Rivoluzione Energetica, sarebbero
raggiunti 11,3 milioni di posti di lavoro nel settore dell’energia, circa 2,7 milioni di posti di lavoro in più rispetto allo scenario di riferimento. Oltre 8 milioni di posti di lavoro sarebbero impiegati nelle energie rinnovabili e nell'efficienza energetica nel 2030, tre volte in più rispetto allo scenario 'business-as-usual'.