sabato 26 settembre 2009

La risposta di un delegato della FLAI alla lettera di Mattioli a Cremaschi



Leggendo la lettera aperta di Antonio Mattioli rivolta a Giorgio Cremaschi, dopo aver quest’ultimo pubblicato una nota su l’appena rinnovato CCNL degli alimentaristi sul sito delle Rete 28 Aprile, è evidente dal linguaggio adoperato da Mattioli che Cremaschi abbia colpito nel segno e affondato il compagno segretario nazionale Flai. Infatti, Il coordinatore nazionale della Rete nella sua nota spiega con toni tranquilli l’ambiguità del CCNL appena firmato unitariamente da Fai-Flai e Uila, mentre riceve da Mattioli una risposta isterica e chiaramente offensiva nei suoi confronti.
Per quanto riguarda la parte economica ci sono da fare un paio di precisazioni su quanto affermato da Mattioli:
1] Mattioli afferma che il contratto ha durata triennale, ma in realtà non è cosi perché avrà una durata di quaranta mesi e non di trentasei, quindi il CCNL durerà quattro mesi in più rispetto a ciò era stato proposto ai lavoratori durante la presentazione della piattaforma. Mattioli parla anche di un’approvazione dei lavoratori della suddetta piattaforma con voto segreto, a questo punto verrebbe da domandare ad Antonio se è proprio cosi, si curo che il 90% dei lavoratori abbia espresso il proprio voto in modo segreto?
2]L’incremento economico spiega Mattioli, sarà di 142€ al parametro 137 di cui 116,44~, erogati nel primo biennio (biennio precedente di 108 €), pari all’8,02%, a fronte di un’Ipca del 5,62% questo è quanto si è riusciti ad ottenere durante la trattativa, il Mandato dei lavoratori va ricordato al compagno segretario Flai che era di 173€ in trentasei mesi, si è ottenuto meno e non di più. A questo punto è d’obbligo ricordare a tutta la segreteria nazionale che i 142€ sono destinati a quei lavoratori che già hanno una buona qualifica professionale e che di conseguenza si ritrovano ad avere degli stipendi più alti rispetto a chi ha una qualifica più bassa e il reddito inferiore, il parametro 137 si riferisce alla qualifica di 3° livello. Mattioli tu ti rendi conto che il 3° livello oggi è un livello quasi irraggiungibile per i lavoratori? Troppo spesso la carriera di un lavoratore si ferma al 4° livello e non va oltre e per rimediare a ciò qualche RSU propone livelli intermedi tra il 3° e il 4° livello, quindi quei 142€ andranno a pochissimi lavoratori, la stragrande maggioranza riceverà molto meno, sei d’accordo o no?
Invece per quanto riguarda la parte normativa è da dire che la flai non ha discusso per nulla con i lavoratori o con i delegati di questi argomenti, poiché spesso ai direttivi sia provinciali sia regionali fino ad arrivare al nazionale la discussione è avvenuta tra l’apparato della categoria e i membri della delegazione trattante e non tra i delegati che vi si trovavano nei vari direttivi. Questa mancanza viene giustifica dal fatto che per la categoria lo spostamento di questi ha un costo troppo oneroso per le proprie possibilità. In conclusione Mattioli farebbe bene a mettere da parte la sua arroganza e magari molto umilmente sarebbe opportuno che si rapportasse di più con i delegati o i lavoratori che svolgono il proprio lavoro all’interno di quei luoghi dove spesso, anzi troppo spesso, sono costretti a confrontarsi con situazioni molto dure e a toccare con mano l’asprezza e la dura realtà della lotta. Mi permetto di consigliare al compagno Mattioli di andare a visitare uno di quei Macelli del gruppo Cremonini, cosi da toccare con mano la realtà in cui oggi i lavoratori sia italiani sia stranieri sono costretti ad affrontare per quattro soldi e che per giunta ancora oggi si vedono negati il rinnovo del proprio CCNL di lavoro.
Cordiali saluti
Antonino Grimaldi – Lavoratore e delegato sindacale FLAI

fonte:rete28APRILE