giovedì 16 dicembre 2010

VINYLS MARGHERA - Operai e sindacalisti sulla fiaccola a 150 metri. Scesi in serata a fronte della riapertura delle trattative



Dopo il nulla di fatto dell'incontro a Roma con il ministro dello Sviluppo economico, le tute blu della Vinyls sono in rivolta contro "l'immobilismo del governo' sui destini dell'azienda. "Si è scoperto il bluff, i lavoratori sono esasperati" hanno detto prima di raggiungere la cima di una delle torri del Petrolchimico di Marghera, a Venezia, per protestare contro "l'immobilismo del governo' sui destini dell'azienda.

La protesta è scoppiata dopo il nulla di fatto registrato ieri (24 novembre) a Roma nel corso dell'incontro con il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani. Il tavolo con i commissari straordinari, infatti, non aveva portato alcuna decisione sulle offerte giunte per i tre siti italiani della società. In serata i lavoratori hanno abbandinato la fiaccola dopo che il Ministero ha garantito la riapertura del tavolo tra le parti sociali e la cordata russo-svizzera che aveva avanzato l'interessamento di acquisto. Secondo la Cgil di Venezia questo non basta. Il segretario generale Roberto Montagner ha ribadito che il Ministro Paolo Romani deve venire a Venezia per illustrare quali sono le politiche industriali che il governo intende mettere in campo per affrontare complessivamente la crisi di tutto il territorio (nella foto a 150 metri da terra Maurizio Don, Uil; Sebastiano Bonzio e Pierangelo Pettenò, Federazione della Sinistra; Sandro Simionato, Vicesindaco di Venezia; Roberto Montagner, segretario generale Cgil Venezia)Gli altri due stabilimenti si trovano a Ravenna e Porto Torres, dove è partita la protesta dell'Isola dei cassintegrati all'Asinara. I lavoratori - che si trovano a 150 metri da terra - hanno srotolato alcuni striscioni e messo in mostra le loro bandiere. "Dopo il fallimento del tavolo di ieri e l'inconsistenza del comunicato diffuso dal ministero l'esasperazione dei lavoratori ha assunto toni diversi dalla pacatezza registrata nelle scorse settimane" ha detto il segretario generale della Camera del Lavoro della Cgil di Venezia, Roberto Montagner. "Alla fine - osserva - si è scoperto il bluff. Il Ministro Romani venga qui a confermare che la chimica è strategica per l'Italia e a dire ai lavoratori quali politiche intende adottare per dare concretezza a questa sua affermazione". Sul posto sono arrivati anche i rappresentanti delle autorità locali. Il vicesindaco di Venezia, Sandro Simionato, si dice fortemente preoccupato e chiede che ci sia un'assunzione di responsabilità da parte di tutti. Posizione che trova d'accordo Paolino D'Anna, assessore provinciale al Lavoro. "Porto Marghera sta scoppiando: serve una soluzione nel più breve tempo possibile".

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http://www.venezia.cgil.it/index.php/filctem/110-25-novembre