RIPORTIAMO UN ARTICOLO DEL MINISTRO DEL LAVORO SACCONI APPARSO SUL SOLE 24 ORE
MOLTO SIGNIFICATIVO ALLA LUCE DEL DOCUMENTO DI INTESA SULLA RIFORMA DELLE LINEE CONTRATTUALI FIRMATO DA CISL E UIL
Il dibattito sulle regole dello sciopero nei servizi pubblici essenziali non può più rimanere confinato nell' ambito della riflessione politica.E tempo che i decisori politici e le parti sociali affrontino senza pregiudiziali ideologiche i nodi irrisolti di una legislazione che riflette la profonda crisi del modello di relazioni industriali da cui è scaturita.
Al di là di ogni valutazione di merito, allo stato prematura, ben venga dunque la proposta del ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, di affrontare le criticità problematiche di una legislazione, quella sul diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali, che non risponde più all'evoluzione dei rapporti economici e sociali, in quanto ancora incentrata su un sistema di relazioni industriali di tipo conflittuale e antagonista.
Per ridare forza ed effettività alle regole occorre che tutti gli attori abbiano piena consapevolezza che questo obiettivo non potrà essere perseguito in via puramente legislativa. Decisiva è la revisione complessiva del sistema di relazioni industriali che passi anche attraverso una modernizzazione degli assetti contrattuali in modo da depotenziare le cause che ingenerano un conflitto ampio ed esasperato
Questo e quanto pensa il nostro governo circa il diritto di sciopero, che è sancito a livello costituzionale
Pinerolo ,16,10, 2008
La rsu