Ampiamente intuibile da tempo, forse da sempre, per un verso. Deciso strappo alla regola, per altro: ma, giurano, del tutto casuale. Piccolo grande caso di giornata, quello di Guglielmo Epifani che a sorpresa -ma senza fare sorprese - si schiera a favore del candidato segretario Pier Luigi Bersani. Nel giorno della Convenzione, a due settimane dalle primarie Pd, il numero uno della Cgil sceglie di ufficializzare la sua preferenza - personale naturalmente - in vista del 25 ottobre. E opta per l'ex ministro diessino.
Rompe così, Epifani, la consuetudine di non schierarsi - diversamente dal suo predecessore Sergio Cofferati. E lo fa da una tribuna piuttosto insolita. Non un messaggio pubblico, non un intervento alla convenzione Pd, non una lettera. Piuttosto, l'intervista con Maria Latella dagli studi di Sky Tg 24. Lei gli fa la domanda (andrà a votare? e per chi?), lui candido risponde: «Pur non essendo iscritto andrò a votare e penso che sceglierò Bersani perchè a parte la consuetudine di rapporti, abbiamo bisogno di ridare al Pd un'identità e un radicamento più forte, e penso che Bersani sia la persona giusta per provare a fare una cosa molto difficile ma della quale abbiamo assolutamente bisogno».
Nulla di concordato, giurano. Nulla di strano nel coming out, spiegano: solo che finora Epifani aveva evitato di essere esplicito per non dare l'idea di schierare la Cgil durante la fase congressuale del Pd. «Adesso, invece, a due settimane dalle primarie, il discorso cambia», spiega il suo entourage. E una preferenza «che non schiera l'organizzazione» si può anche esprimere. Del resto, pur non schierandosi, già nel 2007 Epifani aveva presentato al costituendo Pd e al suo amico Veltroni una serie di osservazioni critiche - scarso radicamento nel mondo del lavoro, organizzazione fragile - che oggi si ritrovano in linea con quelle bersaniane. L'ex ministro, comunque, incassa e ringrazia: «Mi fa piacere», fa sapereDel resto, con il tassello ufficiale del numero uno Cgil, la sua candidatura si rafforza vieppiù. Tutto tace, invece, sul fronte della Cisl. Il segretario Raffaele Bonanni fa notoriamente il tifo per Franceschini, ma preferisce non ufficializzarlo. Per ora, almeno: due settimane sono lunghe
fonte:l'unità