martedì 6 maggio 2008

comunicato stampa


Nuovo modello contrattuale
Dichiarazione stampa di Nicola Nicolosi, coordinatore nazionale di Lavoro Società

02/05/2008 Apprendiamo dai telegiornali che i segretari generale di Cgil, Cisl e Uil avrebbero raggiunto un accordo sul nuovo modello contrattuale. Le modalità di presentazione, cioè durante i comizi della festa dei lavoratori, non è solo inusuale, ma fuoriesce dalle più elementari norme democratiche che regolano l’attività sindacale della Cgil. Il direttivo della Cgil non si è ancora espresso. Inoltre, la riforma appare non solo poco esaustivo, ma lontano da qualsiasi orizzonte europeo. Il reddito da lavoro dipendente non deve agganciare l’inflazione di qualsiasi natura, ma aumentare la sua quota sul prodotto interno lordo almeno nella misura di quello medio dei paesi europei. Se la media dei paesi europei è prossima al 50%, l’Italia si colloca molto al disotto. Se quanto detto nei comizi dai segretari generali è vero, la cgil deve aprire una discussione a tutti gli iscritti in ragione della modifica della linea politica venuta fuori dall’ultimo congresso nazionale di Rimini. L’ultimo congresso della cgil si è chiuso in modo unitario dopo 15 anni di documenti separati perché c’era unanime convergenza di privilegiare il contratto nazionale come asse delle politiche contrattuali, unitamente alla necessità di fare crescere il reddito da lavoro dipendente dopo 15 anni di strisciante impoverimento. La scelta di modificare la linea congressuale non può avvenire senza chiamare tutti gli iscritti e i lavoratori a manifestare il proprio consenso o meno.