giovedì 4 dicembre 2008

LETTERA DI GUGLIELMO EPIFANI


CONFEDERAZIONE
GENERALE
ITALIANA
DEL LAVORO

il Segretario Generale

A Tutte le Strutture

Loro sedi

Roma, 1mo dicembre 2008

Care compagne, cari compagni.

Lo sciopero generale del 12 dicembre è pienamente confermato e, pur consapevole
del tanto lavoro che avete già messo in calendario, vi chiedo formalmente di mettere
in campo un ulteriore sforzo eccezionale affinché l'adesione allo sciopero risulti
particolarmente rilevante e sia molto forte la partecipazione ai cortei ed ai comizi
finali.
Le ragioni che abbiamo posto alla base della nostra iniziativa stanno producendo
risultati. Dopo averci inizialmente accusati di fare politica pochi giorni fa il
Governo ha tentato di copiarci argomenti e proposte. Esce dal provvedimento
approvato Venerdì scorso un quadro del tutto insufficiente ma nessuno, ora, è più in
grado di dirci che le nostre ragioni non sono fondate.
Un fronte crescente di opinionisti, economisti, esperti utilizza le nostre elaborazioni
per confermare la necessità di provvedimenti urgenti contro la crisi.
Nessuno più, escluso Berlusconi, ormai nega che occorra intervenire con una
terapia d'urto contro una crisi devastante.
Ora dobbiamo imporre le scelte necessarie prima che la situazione diventi
insostenibile per milioni di lavoratori e pensionati.
Crescerà di nuovo nei prossimi giorni il tentativo di isolarci, di contrastare le nostre
ragioni.

Il Paese ha bisogno che il nostro sciopero generale riesca.
Ce lo chiedono centinaia di migliaia di lavoratori che hanno già perso il posto di
lavoro, di pensionati, giovani e famiglie che non arrivano a fine mese.
Determinanti per dare una risposta a queste persone, come al solito, sono l'impegno
e la generosità del nostro gruppo dirigente e di migliaia di nostri militanti.
A voi tutti, quindi, la richiesta di mettere in campo in queste ore che ci dividono dai
12 dicembre tutto l'impegno possibile.

A voi tutti la certezza dell'inpegno del gruppo dirigente nazionale sul quale potete
contare.

Un caro saluto , e un abbraccio
Guglielmo Epifani