sabato 28 febbraio 2009

MARCIA LAVORO A TORINO: CGIL, 70.000 IN PIAZZA







TORINO - Sono stati 70.000 i lavoratori, pensionati e studenti che hanno partecipato a Torino alla marcia per il lavoro e la difesa del contratto. E' il dato della Cgil, che parla di "manifestazione imponente". Assenti Cisl e Uil che hanno accusato la confederazione guidata da Guglielmo Epifani di avere organizzato "una iniziativa a forte connotazione politica". Il corteo, aperto dallo striscione "Contro la crisi una soluzione c'é: lavoro e contratto", è partito da piazza Vittorio Veneto e ha sfilato fino a piazza Castello.

 Hanno partecipato i lavoratori di aziende in crisi, come la Indesit, la Olimpias (Benetton), la Zegna Baruffa, la De Agostini. Numerosi gli esponenti politici presenti, tra i quali il segretario nazionale di Rifondazione, Paolo Ferrero, che ha distribuito il pane al prezzo di un euro al chilo, i parlamentari del Pd, Cesare Damiano, Stefano Esposito, Magda Negri e Antonio Boccuzzi.

 "Sono oltre 200.000 - ha ricordato il segretario generale della Cgil Piemonte, Vincenzo Scudiere - i lavoratori piemontesi coinvolti dalla crisi in pochi mesi, lo stesso numero di posti di lavoro che si sono persi in dieci anni tra il 1980 e il 1990". "Avremmo voluto che Cisl e Uil fossero qui con noi - ha sottolineato Agostino Megale della segreteria confederale Cgil - mentre in questa crisi governo e Confindustria hanno scelto la divisione sindacale. Noi non avremmo mai fatto un accordo senza Cisl e Uil, un accordo sbagliato che fa perdere potere d'acquisto ai lavoratori e riduce salario".

 "Oggi a Torino hanno sfilato i lavoratori che sentono la crisi - ha affermato il segretario generale della Fiom torinese, Giorgio Airaudo - E' un problema per Cisl e Uil che non sono qua e che dovrebbero ascoltare di più i lavoratori. Da parte della Cgil è stata una prova di forza non indifferente".

fonte ;ansa