venerdì 13 febbraio 2009

MILLEPROROGHE:MARCIA INDIETRO DEL GOVERNO SU RLS






E’ stato cancellato dal dl milleproroghe l’emendamento leghista che cancellava i rappresentanti per la sicurezza nelle aziende sotto i 15 dipendenti. Pd: risultato importante, ora garantire l’applicazione del Testo Unico



L’Aula del Senato ha approvato la fiducia al governo sul maxiemendamento al decreto legge ‘milleproroghe’ con 162 sì, 126 no e nessun astenuto. Il testo, che scade il primo marzo, passerà adesso all’esame della Camera per la seconda lettura. Tra le novità dell’ultima ora introdotte dal governo, la liquidazione di Scip (la società veicolo per la cartolarizzazione degli immobili dello Stato), nuove misure sull’editoria, una stretta sugli autonoleggiatori e anche lo slittamento del divieto degli arbitrati sugli appalti pubblici. Non ci sono invece, gli incentivi su auto, moto ed elettrodomestici. Tante anche le micromisure approvate: come noto, infatti, il decreto di proroga è considerata l’ultima chance dell’anno per i parlamentari per cercare di far passare le proprie proposte.

RLS SALVI. È saltato l’emendamento leghista che prevedeva l’abolizione dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls) nelle aziende al di sotto dei 15 dipendenti. “È un primo importante risultato dell’opposizione, ma la nostra iniziativa deve continuare per garantire la piena e totale applicazione del Testo Unico sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”, sottolineano Cesare Damiano, viceministro del Lavoro del governo ombra, e il senatore del Pd Paolo Nerozzi.

TESTO UNICO, ANCORA PROROGHE
. Molte norme del Testo Unico per la sicurezza sul lavoro (approvato dal governo Prodi ad aprile 2008), però, sono state rimandate. In particolare l’esecutivo proroga di un ulteriore anno (portandolo così a 24 mesi) il termine ultimo per emanare i decreti necessari a regolare le attività a bordo delle navi, in ambito portuale e per il settore delle navi da pesca, e anche per l’armonizzazione delle disposizioni tecniche in tema di trasporto ferroviario e di alcuni comparti del pubblico impiego. Senza dimenticare che lo stesso dl milleproroghe già conteneva una serie di rinvii riguardo all’applicazione delle misure sulla sicurezza nella sua versione licenziata dal Consiglio dei ministri a fine dicembre (vedi qui). 


fonte: rassegna.it