mercoledì 10 giugno 2009

ACCCORDO SEPARATO


Publichiamo questo interessante documento della RETE 28 APRILE, su come la CONFINDUSTRIA intende applicare l'accordo separato sulla riforma contrattuale....... chi ha orecchie per intendere.......

LA CONFINDUSTRIA DECIDE UNA COMMISSIONE DI CONTROLLO SU TUTTI I RINNOVI CONTRATTUALI PER IMPORRE LA RIGIDA APPLICAZIONE DELL’ACCORDO SEPARATO

Mentre eravamo tutti concentrati sulla crisi e sugli ultimi momenti della campagna elettorale la Confindustria ha dato il via all’applicazione degli accordi separati del 22 gennaio e del 15 aprile sul sistema contrattuale. In una sua circolare la Confindustria annuncia che il consiglio direttivo della Confindustria del 27 maggio 2009 ha deciso l’istituzione di un formale coordinamento delle politiche contrattuali guidato dal vicepresidente Alberto Bombassei.

Il documento annuncia che:

“Nella riunione del Consiglio direttivo di ieri, 27 maggio, il vicepresidente per le relazioni industriali, Alberto Bombassei, ha riferito circa l’operatività della riforma delle regole per la contrattazione collettiva realizzata con la sottoscrizione dell’accordo interconfederale del 15 aprile 2009.

Il 19 maggio è iniziato il negoziato per il rinnovo del contratto nazionale per il settore alimentare, il 25 giugno inizierà quello per il rinnovo del contratto del settore delle telecomunicazioni e a seguire, i rinnovi per i settori carta e cartotecnici, per il settore elettrico, per le lavanderie (…), poi, a partire dal mese di giugno, i sindacati – in base alle nuove regole – presenteranno le “piattaforme” e, di conseguenza, prenderanno avvio i rinnovi per i contratti dei settori metalmeccanico, chimico farmaceutico, petrolio-energia, gas acqua, gomma plastica (…) tutti in scadenza al 31 dicembre 2009, quindi più di un terzo dei contratti collettivi del sistema sono in scadenza interessando oltre la metà dei lavoratori delle imprese associate. Nel frattempo è stato definito l’incarico all’ISAE, istituto di studi ed analisi economica, che ha il compito di elaborare il nuovo indice previsionale da utilizzare – in sostituzione del tasso di inflazione programmato – per definire i futuri minimi tabellari nei rinnovi dei contratti (…).”

Il documento prosegue, poi, elencando le scelte che la Confindustria intende fare rispetto a tutti i rinnovi contrattuali.

La Confindustria parla della necessaria coerenza dei comportamenti di tutte le federazioni di settore rispetto all’accordo del 15 aprile 2009 e, a tal fine, vengono definite quattro iniziative:

1) l’attivazione del comitato paritetico interconfederale con i sindacati, come previsto dall’accordo separato, che ha il compito di controllare tutte le vertenze;

2) la costituzione di un gruppo di coordinamento contrattuale interno alla Confindustria che ha il compito di controllare tutta la contrattazione;

tale gruppo sarà formato dalle principali associazioni di categoria, dai meccanici ai chimici eccetera, e delle principali associazioni territoriali. Il gruppo sarà presieduto dal vicepresidente della Confindustria, Bombassei;

4) il coordinamento ha il compito di realizzare il rispetto delle regole definite nell’accordo separato del 15 aprile, in modo che tutti i rinnovi contrattuali siano coerenti con esso. Ci saranno riunioni periodiche del gruppo di coordinamento e, in ogni caso, tutte le associazioni di categoria impegnate nelle trattative dei contratti nazionali dovranno fornire una costante informativa sullo stato dei negoziati.

Prima di questa circolare, il 21 maggio, tutte le associazioni firmatarie dell’accordo separato sulla riforma del sistema contrattuale avevano dato incarico all’ISAE di realizzare i dati sull’inflazione validi per i contratti nazionali, secondo le nuove regole. Naturalmente l’accordo è stato sottoscritto senza la Cgil. Il giorno 30 maggio, infine, l’ISAE ha fornito i dati già al netto degli effetti degli aumenti energetici importati.

Alleghiamo quindi il documento che definisce i dati con cui, secondo la Confindustria, dovranno essere tassativamente rinnovati i contratti nazionali.

In conclusione, il documento interno della Confindustria dimostra che per gli industriali l’accordo separato è già operativo e chi si illude, anche in Cgil, di poter saltare il confronto duro e difficile con esso, verrà smentito dai fatti. La commissione di controllo della Confindustria guiderà rigidamente i comportamenti di tutte le categorie. Finisce così la differenziazione tradizionale tra i vari comparti dell’industria e si realizza l’assoluta centralizzazione di tutti i contratti nazionali.

fonte rete 28 aprile