martedì 30 giugno 2009

Contratti: all'assemblea nazionale FIOM richiesti aumenti medi pari a 130 euro lordi per il prossimo biennio


L'obiettivo dichiarato dal sindacato dei metalmeccanici è quello di aumentare le retribuzioni più basse. Tra le richieste blocco dei licenziamenti per 2 anni, compresi i precari, e aumenti retributivi integrali per i lavoratori in cassa integrazione
Il documento politico e la piattaforma rivendicativa approvati all'unanimità dall'Assemblea nazionale della FIOM-CGIL

Aumenti medi pari a 130 euro lordi per il prossimo biennio. Questa è la richiesta avanzata dal Segretario Generale della FIOM Gianni Rinaldini durante l'assemblea nazionale della categoria per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici che scadrà il 31 dicembre.

Oltre a rivendicare un aumento medio mensile pari a 130 euro lordi per il biennio 2010-2011, il Segretario Generale della FIOM, nell'illustrare la piattaforma che a breve verrà presentata a Federmeccanica, ha chiesto: 35 euro al mese pari a 455 euro l'anno per chi non fa la contrattazione integrativa; blocco dei licenziamenti per due anni compreso i lavoratori precari; defiscalizzazione degli aumenti retributivi del contratto nazionale che rientrano nei parametri oggi già definiti per la defiscalizzazione dei premi di risultato.

Rinaldini, ha anche aggiunto, che la piattaforma sarà presentata alla controparte con largo anticipo rispetto alla scadenza dei tre mesi prevista dal vecchio modello contrattuale che la FIOM non riconosce. La piattaforma sarà anche sottoposta al vaglio dei lavoratori, sia quelli iscritti alla FIOM sia quelli iscritti ad altre organizzazioni sindacali.

E' questa dunque, la risposta delle tute blu della CGIL alla piattaforma separata varata da FIM e UILM che prevede aumenti mensili lordi per il prossimo triennio pari a 113 euro seguendo lo schema del nuovo modello contrattuale. "La nostra piattaforma - ha spiegato Rinaldini - è per il rinnovo del biennio economico. L'obiettivo è quello di aumentare le retribuzioni più basse. Infatti, la richiesta nel biennio riguarda la fascia di lavoratori dal terzo al quinto livello professionale. Proponiamo a Federmeccanica che gli aumenti retributivi del contratto nazionale rientrino nei parametri e nei limiti oggi definiti dal governo per la defiscalizzazione dei premi di risultato. Chiediamo poi il blocco dei licenziamenti compresi i precari, per questa fase di crisi e per tutto il biennio. Inoltre chiediamo che gli aumenti retributivi vengano dati per intero ai lavoratori in cassa integrazione".

Secondo il leader della FIOM questi obiettivi "devono diventare gli elementi di riferimento per la nostra iniziativa nei prossimi giorni, settimane e mesi. Rinaldini ha proposto all'assemblea un ordine del giorno per andare alla verifica con FIM e UILM delle regole democratiche "che - ha concluso Rinaldini - tengano assieme pluralismo e democrazia".


fonte :cgil.it