sabato 13 giugno 2009

Licenziata mentre era in malattia, l'azienda la reintegra


Flai-Cgil che esulta per il successo della vertenza avviata subito dopo il ‘caso’ e conclusasi senza bisogno di arrivare al Tribunale del lavoro. La dipendente si era messa a casa a causa di un'allergia dovuta a dei guanti di lattice non sostituiti dall'azienda



L’azienda Bignami di Anzola dell’Emilia, in provincia di Bologna, ha riassunto la lavoratrice che aveva licenziato all’inizio di maggio mentre era in malattia.
Ne da’ notizia la Flai-Cgil che esulta per il successo della vertenza avviata subito dopo il ‘caso’ e conclusasi senza bisogno di arrivare al Tribunale del lavoro.
“Il tentativo di liberarsi illegittimamente di una lavoratrice solo perche’ chiedeva di indossare i guanti protettivi per svolgere il proprio lavoro e’ miseramente fallito”, scrive oggi il sindacato in una nota. La Bignami, nota anche come Agricola anzolese, ha 140 dipendenti e si occupa della lavorazione delle carni bianche.
In pratica, stando a quanto aveva riferito la Flai, le cose erano andate cosi’: la donna, che accusava un’allergia alle mani e altri sintomi, si era sottoposta a una visita dal collegio medico aziendale. Questo aveva certificato la sua “totale idoneita’ a svolgere le mansioni affidate”, ma aveva anche raccomandato la sostituzione, da parte dell’azienda, dei guanti in lattice che provocano “una non trascurabile allergia e da qualche tempo, gravi disfunzioni fisiche alla dipendente”.

L’azienda, sempre secondo il racconto della Flai-Cgil, non aveva fornito i guanti e il medico curante della donna, contraddicendo a quanto stabilito dal collegio, certifico’ “l’inidoneita’” al lavoro della donna, che dunque si era messa in malattia. Subito dopo era arrivato il licenziamento e l’avvio della vertenza sindacale. La Flai denuncio’ anche un clima pesante per via di condizioni di lavoro ingiuste, oltre che l’atteggiamento anti-sindacale dei vertici della Bignami. Oggi, pur contenta del successo ottenuto, la Flai Cgil lo ribadisce.
Nella nota del sindacato si legge infatti: “Il clima che si continua a respirare nell’azienda non e’ dei migliori e le contestazioni che riguardano le condizioni di lavoro dei lavoratori e delle lavoratrici, si susseguono da mesi senza interruzioni”. Inoltre, attacca la Flai-Cgil, “la Direzione aziendale della Bignami si distingue infatti da tempo per insofferenza alle relazioni sindacali, quantomeno nei rapporti con la Flai-Cgil con cui in passato non sono mancate altre occasioni di contrasto e sempre a causa di discriminazioni ed inadempienze nei confronti di lavoratori e lavoratrici”.

Il sindacato punta il dito contro “il management di questa significativa realta’ industriale del nostro territorio” e lo accusa di “miopia nelle relazioni industriali”. Ma annuncia battaglia: “Non intendiamo abbassare la guardia- promette nella nota la Flai Cgil- anzi intensificheremo il nostro interessamento per tutelare i lavoratori sia dal punto di vista delle condizioni di lavoro che della prospettiva stessa dell’azienda e della sua tenuta industriale ed occupazionale”.