sabato 18 luglio 2009

Gli scioperi fermano la Fiat


Le Carrozzerie Fiat di Mirafiori si sono fermate per un’ora e mezzo: è del 90% l’adesione allo sciopero unitario proclamato per il 17 luglio, secondo i dati forniti dai sindacati. L’iniziativa è stata indetta dalle Rsu di Mirafiori, che non accettano i 600 euro di premio aziendale offerti dalla Fiat a tutti i dipendenti. I sindacati chiedono un premio non inferiore agli 800 euro. Secondo l’azienda l’adesione è stata del 34%.


“La Fiat deve riflettere - dice Giorgio Airaudo, segretario generale della Fiom torinese -. I lavoratori non capiscono perché in un anno in cui l'azienda si impegna all'estero e fa profitti non ci sia un riconoscimento per loro. I lavoratori pur apprezzando la decisione dell'azienda di corrispondere il premio per intero anche ai cassintegrati ritengono i 600 euro insufficienti visto che nel 2008 si sono lavorati 9 mesi su 12. La Fiat deve rispondere positivamente, 600 euro sono troppo pochi per i lavoratori”.

E per il quarto giorno consecutivo è bloccato anche lo stabilimento di Melfi (Potenza), dove si produce la 'Grande Punto'. In questo caso sono in sciopero le aziende dell'indotto, sempre contro il mancato pagamento del premio di risultato.

“Gli stabilimenti Fiat sono in gran parte bloccati. (...) Questo non interessa ai giornali. Le lotte a difesa dell'occupazione hanno scarsa visibilità sociale.” Lo ha detto il segretario generale della Fiom, Gianni Rinaldini, nel suo intervento all'Assemblea di programma della Cgil. A margine dei lavori, Rinaldini ha aggiunto che la proposta economica della Fiat è “inaccettabile”. Ricordando anche le difficoltà dello stabilimento di Termini Imerese, Rinaldini ha spiegato: “Con tutte queste vicende la situazione della Fiat diventa esplosiva. Bisogna che il governo se ne renda conto. Se poi per avere visibilità bisogna che ci siano cose clamorose, si fanno”. “Se la tensione cresce – prosegue Rinaldini -, cresceranno anche le forme e i tipi di iniziative”.

17/07/2009 13:01

fonte :/www.rassegna.i