sabato 18 aprile 2009

Cremaschi - I nodi da sciogliere al prossimo Direttivo Cgil





Martedì e mercoledì prossimo si svolgerà un Direttivo nazionale della Cgil di particolare importanza. E’ la prima riunione ufficiale dopo l’accordo separato sul sistema contrattuale ed è evidente che il gruppo dirigente della Cgil si troverà di fronte a un intreccio di decisioni da prendere di particolare importanza. Prima di tutto c’è da decidere cosa si fa dopo l’accordo. Nella Cgil si fronteggiano sostanzialmente due posizioni. Una è quella che ha avuto espressione concreta nella piattaforma unitaria degli Alimentaristi e in quella separata, ma unitaria nei fatti, delle Telecomunicazioni. In quelle piattaforme si entra dentro il sistema contrattuale sottoscritto da Cisl e Uil, cercando di condizionarlo dall’interno. La Segreteria nazionale della Fiom ha invece già annunciato che non intende rispettare un accordo che non ha sottoscritto e quindi si accinge a chiedere al Comitato Centrale il mandato di presentare una piattaforma biennale e non triennale e sulla base dell’impostazione contrattuale degli ultimi anni. (...)

C’è inoltre il tema della democrazia sindacale, che viene continuamente sollevato dalla Cgil, ma che non ha sempre riscontro pratico nei diversi comportamenti. Nella piattaforma unitaria degli alimentaristi non è preivsto il referendum sull’accordo né ci sono regole definite per dipanare democraticamente eventuali dissensi tra i sindacati. Nel frattempo la grande informazione continua la campagna, ispirata dal governo e dalla Confindustria, sul referendum alla Piaggio dimenticando che altrove, ad esempio alla Fincantieri o ancor di più nell’accordo separato confederale, Cisl e Uil rifiutano di far votare i lavoratori perché non hanno la certezza di vincere. La questione della democrazia sindacale e della rottura delle regole da parte di Cisl e Uil diventa sempre di più una questione non riconducibile alla pura dimensione contrattuale. Gran parte dell’organizzazione, soprattutto nel corpo dei militanti, vive con grande fastidio la celebrazione del Primo maggio assieme a dirigenti sindacali che ogni giorno insultano la Cgil. Inoltre, è ripresa l’offensiva del Partito Democratico, tesa a imporre alla Cgil l’unità a tutti i costi con Cisl e Uil. La questione unitaria diventa quindi un altro nodo centrale della discussione interna al primo sindacato italiano. 
Si pone così un problema di fondo per la Cgil, quello di scegliere una linea con cui affrontare il dopo accordo separato. Nella sostanza il bivio, che è dentro la vita stessa dell’organizzazione, è costituito dall’alternativa se prepararsi con qualche aggiustamento al rientro nel sistema contrattuale dell’accordo separato, oppure organizzare una lunga stagione di conflitti che ha l’obiettivo esplicito di mettere in crisi quell’accordo e il quadro di relazioni sindacali e politiche che lo sostiene.
La decisione del governo di trasferire l’accordo separato nel sistema pubblico, con la conseguente nuova catena di rotture che prepara, accentua l’urgenza di questa scelta.
Tutto questo si intreccia con l’avvicinarsi della scadenza congressuale. Nell’assemblea convocata dal centro studi della Funzione pubblica molti dirigenti sindacali, anche con diverse posizioni nel merito delle scelte da compiere, hanno chiesto che venga fissata la data del congresso nazionale. C’è una tendenza al rinvio di fatto del congresso, che per una parte importante della Cgil non è più tollerabile. Per questo il Direttivo del 21 e 22 prossimi, non chiude, ma apre una nuova fase di confronto e discussione dentro tutta la Cgil. Uno dei prossimi appuntamenti è l’assemblea che la Rete28Aprile ha convocato a Milano per il 15 maggio, a cui sono invitati anche Rinaldini, Podda e le componenti di sinistra della Cgil, nella quale verrà lanciata una proposta di una nuova piattaforma sindacale, alternativa alla concertazione e all’accordo separato.


Roma, 17 aprile 2009


FONTE :http://www.rete28aprile.it/index.php?option=com_content&view=article&id=254:170409-gcremaschi-i-nodi-da-sciogliere-al-prossimo-direttivo-cgil&catid=10:primo-piano&Itemid=29



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