martedì 28 aprile 2009

Settore auto



Fiat convince solo i sindacati esteri
Chrysler: dopo il sì di quelli canadesi, accordo sul taglio dei costi anche con gli americani. E in caso di acquisto di Opel, garantisce che non chiuderà le fabbriche tedesche. La preoccupazione della Fiom: "Ora decida cosa vuole fare anche in Italia"
di Emanuele Di Nicola
E’ arrivato anche l’accordo con il sindacato americano. Nella giornata del 25 aprile Fiat, Chrysler e il governo Usa hanno raggiunto un’intesa con la Uaw, l’organizzazione dei lavoratori dell'industria automobilistica statunitense. Il testo accetta di tagliare il costo del lavoro in cambio delle concessioni e facilitazioni finanziarie previste dall'amministrazione Obama. In particolare, a quanto si apprende, vengono accolte le proposte dell’azienda sulla riduzione complessiva di 19 dollari orari e la ristrutturazione del fondo pensioni, che consentiranno di risparmiare circa 200 milioni di dollari l’anno. Un accordo “doloroso”, dice il sindacato in una nota, che però “consentirà di sfruttare una seconda chance per la sopravvivenza di Chrysler”. Il termine per ratificare l’intesa è mercoledì 29 aprile.

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