mercoledì 29 aprile 2009

Crisi: Epifani, il governo ha fatto troppo poco



LE MISURE ANTICRISI 
"Per questa crisi il governo ha fatto troppo poco", ha detto Epifani. "Il governo non toccando saldi di bilancio ha dovuto fare come nel gioco delle tre carte, spostando poste di bilancio - ha aggiunto - L'unica cosa che serviva era il raddoppio delle settimane Cig e questo non è stato fatto. Per l'Aquila si utilizzano risorse che erano state accantonate a Palazzo Chigi per investimenti in politiche industriali e infrastrutture" ha detto ancora Epifani, aggiungendo che "il risultato è che avremo tutti i saldi di finanza pubblica appesantiti". 

FIAT-CHRYSLER

L'accordo Fiat-Chrysler "nell'immediato è una grande operazione, un'operazione con i fiocchi, anche psicologica" ma in cui "il mercato non c'entra". In questa operazione, ha sottolineato Epifani, "non c'entra il mercato" perché si fa "grazie al governo statunitense, con il suo sostegno attivo e con il sacrificio attivo dei lavoratori. Dal punto di vista del mercato non c'é niente".  Il leader sindacale mette in guardia da un possibile accordo con Opel, perché "comporterebbe una maggiore concorrenza ed avrebbe maggiori riflessi sulla produzione in Italia". "C'é un problema sugli stabilimenti italiani la cui sorte non può restare appesa ad un filo" ha detto Epifani.
SERVE OPPOSIZIONE FORTE 
"In un Paese che ha un governo forte ci vuole un'opposizione molto forte". Per questo - ha aggiunto - l'opposizione deve avere "una maggiore identità e maggiore forza" e in questo la "battaglia della Cgil è vicina a quella del Pd". Ma, ha aggiunto il leader della Cgil, il rapporto tra governo e opposizione non deve limitarsi ad un rapporto tra due leader.
INSULTI DI BONANNI SEGNO DI DEBOLEZZA
"Insultare gli altri è un segno sbagliato e di debolezza". Così Epifani replica alle accuse lanciate dal segretario della Cisl, Raffaele Bonanni. "Il confronto dovrebbe sempre essere ispirato al rispetto reciproco, cosa che il segretario della Cisl non fa mai. Mi chiedo il perché di questi continui insulti: o nasconde assenza elementi di merito o nasconde paure" ha aggiunto Epifani.
CONTRATTI
Gli accordi separati sulle regole non hanno senso e sarebbe stato opportunorimandare a crisi finita l'adozione di un nuovo modello contrattuale. "E non firmeremo accordi che si rifanno a modelli sbagliati e che non abbiamo condiviso. L'accordo che non ha la firma né il voto della Cgil diventa autoreferenziale", ha precisato Epifani. "Quella modalità apre una grande questione democratica che è fatta di due aspetti: è arrivato il tempo in cui misuriamo la rappresentatività e bisogna fare sì che in tutti gli accordi aziendali i lavoratori possano e debbano avere l'ultima parola. Questo - ha concluso - è anche il modo di superare i dissensi tra di noi quando ci sono".
SPRECHI NELLA SANITA' 
Tolleranza zero verso sprechi e ruberie e estensione dei modelli d'eccellenza che funzionano. E' questa la strada da percorrere sulla sanità in Italia secondo il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani. "Abbiamo una situazione nella sanità paradossale perché questa crisi mette in luce la grande superiorità del welfare europeo rispetto a quello americano. E non a caso Obama sta investendo in sanità, ha detto Epifani, durante un forum all'ANSA." Se questo è incontestabile un paese europeo dovrebbe fare la stessa operazione. In Italia dobbiamo affrontare due problemi: da un lato ci sono sprechi e ruberie verso cui va fatta tolleranza zero, dall'altra bisogna prendere i modelli di eccellenza e farne una modalità per tutte le regioni".
PRIMO MAGGIO 
Un primo maggio all'insegna della sobrietà con due messaggi: solidarietà e ricostruzione. Sarà così che il sindacato celebrerà dopodomani all'Aquilacome ha spiegato il segretario generale della Cgi. Il nostro primo maggio - ha spiegato poi Epifani - lo faremo con "assoluta sobrietà, portando delegazioni dal resto del paese e per mandare due messaggi, uno è quello della solidarietà, l'altro è il nostro impegno a lavorare per la ricostruzione produttiva e occupazionale". "Credo - ha poi proseguito - che di fronte a una tragedia come L'Aquila, o di fronte a problemi che la crisi determina nella condizione di quei lavoratori che vanno in cassa integrazione, perdono il posto di lavoro, un sindacato degno di questo nome deve provare a lavorare e a restare unito".
ETICA, PROFITTI E LAVORO 
"Bisognerebbe uscire dalla crisi rivalutando l'esigenza etica di costruire i profitti attraverso il lavoro: questa credo che sia la vera scommessa che sta davanti a noi. Ricostruire il mondo in cui le logiche marciano intorno a lavoro". ''Spero - ha aggiunto - che ci sia questo da parte delle imprese, da parte di chi deve regolare mercati, da parte dei mezzi di comunicazione, l'esigenza di ritornare ad assumere il lavoro nella sua centralità".
29/04/2009 Il segretario generale della CGIL Guglielmo Epifani ospite di un forum all'ANSA
fonte CGIL.IT