giovedì 2 aprile 2009

Incidenti lavoro



5 anni a imprenditore, massimo della pena

Una pena esemplare. Cosi, in sostanza scrive il giudice di Imola Sandro Pecorella nella motivazioni per la sentenza di condanna, a cinque anni, inflitta ad un imprenditore, F.S., accusato di omicidio colposo aggravato per la morte in un incidente sul lavoro di un artigiano che lavorava in subappalto, Agostino Graziano, 29 anni, di Budrio. 'Ritiene il giudice - si legge - che necessitata sia 
l'applicazione del massimo di pena edittale prevista, non essendo altrimenti comprensibile in quale caso si debba applicare questa previsione della legge'. L'incidente avvenne il 2 luglio 2005 a Medicina, nel Bolognese. L'artigiano cadde dal tetto di un capannone. 

La sentenza ha previsto anche un milione e 100.000 euro di risarcimento provvisionale per la moglie e i due figli della vittima, e 260.000 euro per i genitori e i tre fratelli. L'imprenditore - ha osservato il giudice - 'si e' adoperato per evitare l'applicazione di misure cautelari che sapeva doverose, in modo tale che il grado di colpa che si e' rivelato e' veramente del massimo grado possibile. Grave inoltre e' il danno arrecato alla moglie e ai figli minori del sig.Graziano, che non potranno contare sulla presenza del marito e del padre nella loro vita". 

02/04/2009 16:20

fonte :rassegna .IT