mercoledì 8 aprile 2009

Processo Eternit



Fabbriche del cancro sul banco degli imputati

Più di 2.000 persone morte e 830 ammalate, tra lavoratori e cittadini, a causa dell’esposizione all’amianto. Una lunga e silenziosa strage di innocenti, quella su cui si è trovato a indagare il pubblico ministero Raffaele Guariniello a partire dal 2000

di Guido Iocca

Il più grande processo sulle morti bianche d’Europa. È quello che si è aperto a Torino il 6 aprile, con la prima convocazione dell’udienza preliminare, nei confronti dei vertici dell’Eternit, la più importante multinazionale dell’amianto. Unici due indagati della maxi-inchiesta condotta dal pm Raffaele Guariniello, il miliardario svizzero Stephan Schmidheiny, 62 anni, e il barone belga Jean Louis Marie Ghislain de Cartier de Marchienne, 88 anni. L’accusa: disastro doloso e inosservanza delle misure antinfortunistiche. Un comportamento omissivo, quest’ultimo, che riguarda un lasso di tempo che va dall’aprile del ’52 al febbraio del 2008 (la data dell’ultimo decesso) e che è stato la causa, secondo il procuratore della Repubblica del capoluogo subalpino, della morte (soprattutto per mesotelioma pleurico e carcinoma polmonare) di 2.056 persone e della malattia (nella maggioranza dei casi asbestosi) di altre 833......continua su>>>