Tutto ciò, ha spiegato Brandolini, deriva dal fatto che in questi ultimi anni il reddito delle famiglie è cresciuto in media dell1,2% annuo. In particolare, per le famiglie degli autonomi la crescita è stata del 2,6%, per i dirigenti dell’1,5% e per i pensionati dell’1,6%. Percentuali queste che non hanno nulla a che vedere con quelle relative alla crescita reddituale di operai e impiegati.
Un divario, quindi, che non può non avere ripercussioni sulla indicazione delle fasce sociali più povere. Come conseguenza, infatti, la percentuale dei poveri, ossia di coloro che hanno un reddito inferiore del 60% rispetto a quello medio, appartenenti alla categoria degli operai e degli impiegati è salita, rispettivamente, dal 27% al 31% e dal 7 all’8%. Al contrario, invece, la percentuale di poveri nella categoria degli autonomi è diminuita.
fonte;http://www.piazzaffari.info/news/bankitalia-operai-e-impiegati-sono-i-piu-poveri.html