mercoledì 27 maggio 2009

INCIDENTE SARAS


SACCONI, DA ISPETTORI PIU' CONTROLLI SICUREZZA
La notizia
Gli ispettori del lavoro inviati da Roma dovrebbero concentrare maggiormente le loro verifiche sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, piuttosto che sui rapporti di lavoro stesso. E' la proposta del ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, all'indomani della tragedia di Sarroch. Attualmente - ha ricordato Sacconi, a margine della presentazione del nuovo Centro ricerche Chiesi - "i controlli sono realizzati dai servizi sanitari regionali, mente le nostre attivita' ispettive non hanno competenza diretta sui profili di sicurezza in luoghi diversi dall'edilizia". Tuttavia, come gia' previsto dal Testo unico sulla sicurezza sul lavoro, "dobbiamo rafforzare la possibilita' che i servizi ispettivi centrali oltre a verificare il corretto inquadramento dei rapporti di lavoro possano ancor piu' entrare nel merito dei profili della sicurezza", all'insegna di "un maggiore coordinamento tra le funzioni ispettive centrali e quelle locali". Gli ispettori del lavoro, ha insomma riassunto Sacconi, "dovranno concentrarsi meno sui formalismi rispetto ai rapporti di lavoro e prestare piu' attenzione ad aspetti sostanziali come salute e sicurezza". fonte AGI.IT

Il commento

La soluzione proposta dal ministro è impertinente rispetto alle caratteristiche del tragico incidente di Saras: una vecchia soluzione centralistica di vigilanza che comprova la mancanza di un disegno di rinnovamento della organizzazione della Pubblica Amministrazione in materia di strategie per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.

1) Non servono gli ispettori centrali che , come commessi viaggiatori, piombano "una tantum" in questo o quell'impianto, servono strutture forti a livello di ciascuna regione che seguono e fanno in continuità il monitoraggio degli impianti delle aziende ad alto rischio, valutano l'organizzazione dei sistemi di gestione salute e sicurezza adottati dalle imprese, vigilano sulla qualità dei capitolati d'appalto delle imprese della manutenzione, la formazione del personale, ecc. In sostanza occorre un Servizio regionale efficace di prevenzione dotato di personale e di mezzi protetto dalle "interferenze" delle lobbie locali.
Il coordinamento va bene ma occorre una grande chiarezza su chi fa cosa: alimentare l'illusione della "geometrica potenza" della vigilanza centralizzata è un grave errore.
2) Gli ispettori del lavoro debbono vigilare sui rapporti di lavoro perchè è questo che sanno fare e se  lo facessero seriamente sarebbe un grancde contributo al miglioramento delle condizioni di base per la gestione della sicurezza. La proliferazione di micro imprese con scarso know how che vincono gli appalti al massimo ribasso sono un aspetto rilevante  del problema ....
fonte:diariodiprevenzione