sabato 9 maggio 2009

MAESTRO UNICO, IN LOMBARDIA UN FALLIMENTO



In Lombardia solo sette maestri unici

I primi dati ufficiali: bocciato dalle famiglie il modulo di 24 ore nelle elementari. In crescita il tempo pieno

MILANO - Maestro unico: «Alla prova dei fatti, un fallimento». E’ du­rissimo il giudizio del sindaca to lombardo della scuola sul modello Gelmini di docente elementare. «Solo falsità — contesta il ministro —. Il sin dacato si rassegni: è finita l’epoca del suo strapotere irre sponsabile ». Ieri Gilda, Flc Cgil, Cisl e Uil Scuola hanno diffuso i dati ag giornati sugli organici della scuola in Lombardia. Da Ro ma il ministro ha ribattuto colpo su colpo. «Questa volta non si tratta di una nostra valutazione ma del parere delle famiglie — al za la voce Angelo Scebba, se gretario regionale Gilda in Lombardia —. Basta dare un’occhiata ai moduli orari scelti in regione: su oltre 21 mila classi alle elementari quelle con il modulo orario di 24 ore, e quindi con il mae­stro unico, saranno soltanto sette. Forse si arriverà a otto. Una quota irrisoria».

I sindacalisti lamentano 4.853 posti in meno negli or ganici della scuola lombarda. «I tagli riguarderanno 696 ma estri elementari, 2.025 profes sori delle medie e 2.132 delle superiori. Purtroppo le nostre previsioni si sono confermate azzeccate. E non stiamo par lando di stime ma di dati del provveditorato», allarga le braccia il segretario generale della Flc Cgil Lombardia, Cor rado Barachetti. Certo, in parte basterà non rimpiazzare i docenti che van no in pensione. Si parla di 2.000 tra prof e maestri solo a Milano. «Ma ci saranno anche 1.700 supplenti annuali che da settembre non avranno più lavoro — affonda Bara chetti —. Inoltre, per la prima volta in Lombardia, abbiamo 700 docenti di ruolo che reste ranno senza posto e saranno ricollocati in altre scuole». Il ministro non si fa prega re. «Primo: le classi che han no scelto il modello delle 24 ore in Lombardia non sono sette ma il triplo», precisa Gel mini. «Secondo, e più impor tante, il sindacato fa finta di non sapere che il maestro uni co riguarda tutti i modelli ora ri. Tempo pieno compreso. Fi nalmente anche nel nostro Pa ese i docenti avranno respon sabilità educative chiare».

Ma il sindacato insiste. «C’è anche un problema evi dente di qualità del tempo pie no. L’orario è lo stesso ma so no state tolte le compresenze. In Lombardia ci troviamo con più studenti e meno docen ti », riassume Renato Capelli della Cisl Scuola Lombardia. Aggiunge il sindacalista: «La verità è che molte famiglie che avevano chiesto il tempo pieno sono state costrette a ri piegare su altri modelli ora ri ». «Niente di più falso — si scalda Gelmini —. L’anno prossimo in Italia i ragazzi che potranno contare sul tem po pieno saranno 30 mila in più. E la qualità della forma zione per chi frequenterà le 40 ore non sarà certo inferio re rispetto al passato. Taglian do le compresenze abbiamo soltanto ridotto gli sprechi. Ri badisco: nessuna penalizzazio ne sul piano educativo». I sindacalisti della scuola lombarda osservano all’uniso no che «il modello delle 24 ore si dimostra un fallimento visto che il ministero si aspet tava che a fare questa scelta fossero il 20-30 per cento del le famiglie». Il ministro non ne vuole sapere: «Ancora una volta soltanto falsità. Le 24 ore sono state scelte dal 4 per cento dei genitori. E’ giusto garantire più opportunità. E comunque non ci attendeva mo nulla di diverso». Per finire, la questione fon di. Le scuole lombarde hanno 200 milioni di «residui atti vi ». «Danaro che lo Stato deve agli istituti», spiega Barachet ti della Uil. «Chiediamo che il presidente della Regione, Ro berto Formigoni, costituisca un fondo di garanzia per le scuole. Proprio come ha fatto per le aziende in difficoltà».

Rita Querzé
09 maggio 2009

FONTE: Corriere della Sera