mercoledì 27 maggio 2009

Incidente Saras







Di fronte ai cancelli della Saras stamattina duemila lavoratori hanno manifestato in silenzio, per rispetto al dolore dei familiari delle vittime. Otto le ore di sciopero proclamate per oggi, i metalmeccanici si fermeranno anche domani e dopodomani,così come il giorno dei funerali, in cui ci sarà lo sciopero generale del territorio di Cagliari. Sulle responsabilità dell'incidente mortale di ieri interviene ancora il segretario generale Enzo Costa: «Nessuno può nascondersi dietro l’alibi di un permesso firmato o non firmato». Dopo l'ennesima tragedia sul lavoro, un appello alla riflessione va ai parlamentari che vogliono cambiare il testo unico sulla sicurezza. 

«Ciò che è accaduto ieri – denuncia Costa – dovrebbe far riflettere chi, proprio in questi giorni di dibattito parlamentare, sostiene la necessità di modificare il testo unico sulla sicurezza per ridurre le responsabilità penali delle aziende: un fatto vergognoso in un Paese come l’Italia che si distingue in Europa per l’alto numero di incidenti mortali e infortuni sul lavoro».
Cause e responsabilità di quanto accaduto ieri saranno chiarite dalla magistratura, ha detto Costa aggiungendo che «sarebbe comunque gravissimo apprendere ufficialmente che dentro la raffineria le operazioni di lavoro vengano svolte in maniera spontanea, addirittura decise da singoli lavoratori». 
Che il permesso ci fosse oppure no è una questione certamente importante che verrà chiarita dall’inchiesta giudiziaria ma «in entrambi i casi esistono precise responsabilità che non hanno niente a che vedere con l’operato di singoli lavoratori». Non è accettabile che dentro uno stabilimento ad alto rischio, per chi ci lavora e per chi vive lì vicino, tutti i lavori, quelli diretti e quelli appaltati, non siano strettamente e rigorosamente controllati.

fonte cgil.it