mercoledì 20 maggio 2009

SICUREZZA LAVORO :RISCHI CHIMICI EMERGENTI


RISCHI CHIMICI EMERGENTI ASSOCIATI ALLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: LA PREVISIONE DEGLI ESPERTI.
Luisella Gilardi, DoRS
intesi

La Comunità europea, nell’ambito della strategia “Adattarsi alle trasformazioni del lavoro e della società: una nuova strategia comunitaria per la salute e la sicurezza 2002 –2006”  invitava l’Agenzia Europea per la Salute e la Sicurezza  sul lavoro a creareun "Osservatorio dei rischi" per l’anticipazione di rischi nuovi ed emergenti. L’Agenzia è stata chiamata a rispondere a questa domanda:

Quali sono i rischi emergenti in campo fisico, biologico, chimico e psicosociale?

 

Il documento, ivi descritto, rendiconta l’esperienza di consultazione effettuata secondo il metodo delphy con 49 esperti provenienti da 21 paesi europei per l'identificazione dei rischi chimici emergenti.

 

Definizione di rischio emergente:

 

Un rischio emergente nel campo della Salute e Sicurezza sul Lavoro è dato da qualunque rischio che sia nuovo e crescente.

 

Nuovo significa che:

  • il rischio prima non esisteva;
  • un problema già noto da tempo viene ora considerato un
  • rischio a causa delle nuove conoscenze scientifiche o della
  • nuova percezione pubblica. 

Il rischio è crescente se:

  • Il numero di pericoli che determinano il rischio sta aumentando;

  • la probabilità di esposizione sta aumentando;

  • l’effetto del pericolo sulla salute dei lavoratori si sta aggravando.

 

Fra i rischi chimici emergenti vengono identificati:

 

le nanoparticellecon tale termine si identificano normalmente delle particelle formate da aggregati atomici o molecolari con un diametro compreso - indicativamente -fra 2 e 200 nm.

Non è ancora noto il danno associato all’esposizione a tali sostanza, tuttavia la loro natura inorganica e le dimensioni particolari sono compatibili con insorgenza di effetti cardiopolmonari, modifiche delle strutture proteiche, effetti autoimmuni, stress ossidativi e tumori. 

 

lo scarico dei motori diesel, classificato come probabile cancerogeno per l’uomo dalla IARC, la cui presenza in ambiente di vita e di lavoro è ancora molto alta. Può causare cancro del polmone e danni al polmone ma di natura non tumorale.

 

le fibre minerali artificiali, sono materiali in costante evoluzione. Alcune tipologia sono già state classificate dalla CE, mentre altre sono troppo recenti e i dati sulla tossicità ancora scarsi.

 

Alcune sostanze sensibilizzanti e allergizzanti come le resine epossidiche e gliisocianati, ancora utilizzati in maniera massiccia nell’ambito della EU. E’ necessario che vengano fornite informazioni precise ai lavoratori riguardo queste specifiche proprietà in modo da utilizzare idonei DPI.

 

Nell’ambito delle sostanze cancerogene, mutagene e tossiche per la riproduzione, è ancora largamente diffusa l’esposizione ambientale ad amianto, agli interferenti endocrini, ai POP (persistent organic pollutant).

In ambito lavorativo l’esposizione a silice cristallina e a polvere di legno, nonostante alcune restrizioni imposte dalla normativa recente, è ancora presente.

 

I settori in cui è stato identificato il maggior numero di agenti chimici potenzialmente dannosi per la salute sono: il settore edile e il trattamento dei rifiuti.

 

Ulteriori informazioni:

 

Leggi la scheda sintetica in lingua italiana “Previsione degli esperti sui rischi emergenti associati alla salute e alla sicurezza sul lavoro” 

 

Leggi la relazione completa in lingua inglese  "Previsione degli esperti sui rischi emergenti associati alla salute e alla sicurezza sul lavoro”

 

Tutte le informazioni pubblicate sull’Osservatorio Europeo dei rischi sono disponibili al seguente indirizzo: http://osha.europa.eu/en/riskobs

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FONTE:DORS PIEMONTE