giovedì 14 maggio 2009

MANIFESTAZIONE NAZIONALE A MILANO 23 MAGGIO;DA CHE PARTE STARE


DA CHE PARTE STARE

La crisi colpisce duro e colpisce tutti: donne e uomini, italiani e migranti.
Eppure, per rispondere alla crisi, il governo produce e sancisce differenze. 
 
La legge Bossi-Fini e il “pacchetto sicurezza” inseguono il sogno di una forza lavoro usa e getta, vogliono ridurre i migranti e le migranti alla perenne espellibilità. 
Tutti i lavoratori e le lavoratrici in cassa integrazione, sospesi dal lavoro e licenziati vedono ogni progetto di vita frantumarsi di fronte ai loro occhi. 
Tra i lavoratori, i precari con contratti a termine e senza garanzie sono messi alla porta per primi. 
Tra i lavoratori, i migranti vivono una doppia precarietà, sanno che il permesso di soggiorno non  sarà rinnovato, la clandestinità è una minaccia più vicina, l’espulsione una possibilità sempre presente. 
Per questo è ora di scegliere DA CHE PARTE STARE.

Il Governo Berlusconi, con la Lega Nord in prima fila e buona parte dei media, ha dato il via ad una campagna di odio che si indirizza prevalentemente contro i
“clandestini” ma criminalizza tutti i migranti giustificando il loro sfruttamento.
La proposta di un “contributo” per il rinnovo dei permessi di soggiorno mostra che il salario dei migranti è considerato una risorsa sempre disponibile; il razzismo istituzionale si legittima sul corpo delle donne facendo strada a ronde e linciaggi popolari, ma la violenza continua nelle case; i tagli alla scuola e al welfare pretendono di rinchiudere tutte le donne tra le mura domestiche riservando alle migranti solo un posto da “badanti”. 
Per questo è ora di scegliere DA CHE PARTE STARE.

Il razzismo istituzionale impedisce inoltre ai migranti di sperare persino nelle già povere “misure anticrisi”. Ammortizzatori sociali, piani edilizi, bonus bebé non li riguardano: devono solo pagare, e farlo in silenzio.
 
L’abolizione del divieto di denunciare i migranti irregolari che si rivolgono alle strutture sanitarie è l’espressione più meschina di una strategia che vuole produrre una clandestinità politica oltre che legale. Impedire di certificare la nascita dei figli e delle figlie dei migranti senza documenti pone inoltre un’ipoteca sulle prossime generazioni. 
Per questo è ora di scegliere DA CHE PARTE STARE.

Contro i colpi duri della crisi e del razzismo istituzionale, la risposta deve essere altrettanto forte.
È ora di scegliere DA CHE PARTE STARE, e tutti e tutte siamo chiamati in causa. 
Organizzazioni di protagonismo dei e delle migranti, che in questi anni hanno tenuto alta la lotta contro la legge Bossi-Fini, associazioni e movimenti antirazzisti, sindacati, tutti insieme siamo tenuti a schierarci contro questa politica del razzismo. Fino a quando i migranti saranno esposti al ricatto, tutti saranno più ricattabili. È tempo di ritessere il filo della solidarietà, di avviare in ogni territorio una nuova grande azione concreta di lotta capace di opporsi a un attacco alle condizioni di vita che colpisce prima di tutto i migranti, ma non solo i migranti.

È ORA DI STARE DALLA PARTE DEI MIGRANTI E DELLE MIGRANTI.
 
Per questo, facciamo appello a tutti i lavoratori, le lavoratrici, gli studenti e le studentesse, le associazioni e i sindacati, affinché siano parte di questa lotta. 
Con questo appello inizia il percorso per una mobilitazione che arrivi ad una
 
GRANDE MANIFESTAZIONE NAZIONALE DEI MIGRANTI E DEGLI ANTI RAZZISTI
il 23 MAGGIO a MILANO.
 
Affinché gli effetti della legge Bossi-Fini non amplifichino quelli della crisi, NOI CHIEDIAMO:

- che i permessi di soggiorno siano congelati in caso di licenziamento, cassa integrazione, mobilità, sospensione dal lavoro;
- che i migranti, così come tutti quei lavoratori che non usufruiscono di ammortizzatori, partecipino alla pari di ogni altro lavoratore a ogni misura di sostegno e vedano salvaguardati i contributi che hanno versato;
- che i migranti e tutti i lavoratori possano rinegoziare i loro mutui in caso di perdita del lavoro; che sia garantito il blocco degli sfratti per tutti i lavoratori e le lavoratrici nella stessa condizione, perché sappiamo che un migrante senza contratto di locazione è un lavoratore clandestino;
- che sia mantenuto il divieto di denuncia dei migranti senza documenti che si rivolgono alle strutture sanitarie e della possibilità di registrare la nascita dei loro figli;
- il blocco della costruzione di nuovi centri di identificazione ed espulsione, l’utilizzo dei fondi stanziati per iniziative a favore di tutti i lavoratori colpiti dalla crisi, la cancellazione di ogni norma che preveda l’allungamento dei tempi di detenzione, la chiusura dei CIE.
- la garanzia di accesso al diritto d’asilo e il blocco immediato dei respingimenti alla frontiera in attesa della promulgazione di una legge organica in
  materia.


L’appello “Da che parte stare”, firmato da coordinamenti di migranti e antirazzisti e da realtà sindacali di tutta Italia, nasce in seguito all’incontro di Mercoledì 8 aprile quando oltre sessanta uomini e donne, italiani e migranti, si sono incontrati a Milano per immaginare una risposta comune alla campagna d’odio contro i lavoratori e le lavoratrici migranti che vivono nel nostro paese e con lo scopo di costruire “una grande manifestazione nazionale entro il mese di maggio in una città del nord, dove più evidenti sono le caratteristiche dell’offensiva del razzismo istituzionale e più marcati gli effetti della crisi”.

Il percorso della mobilitazione è continuato con un altro incontro Domenica 19 Aprile che è svolto in vista della manifestazione nazionale del 23 Maggio.

 
Firmatari dell’appello:
Coordinamento immigrati Brescia
Coordinamento migranti Bologna e provincia
Rete migranti Torino
MayDay Milano
Impronte – Rete per la libertà di movimento Roma
ADL-COBAS Federato RDB/CUB Padova, Treviso, Rovigo
Rete 28 aprile – sinistra CGIL
Associazione Città migrante – Reggio Emilia
Coordinamento migranti FIOM-CGIL – Parma
Coordinamento lavoratori immigrati CGIL – Reggio Emilia
Coordinamento immigrati CGIL – Brescia
Coordinamento migranti FIOM-CGIL - Bologna
Associazione diritti per tutti – Brescia
Sportello Illegale CSOA Gabrio – Torino
Razzismo Stop Padova e Venezia
Cittadinanza globale – Verona
Ya Basta! – Bologna
Coordinamento migranti Terza Italia – Senigallia
Coordinamento migranti basso mantovano
Sinistra critica - movimento per la sinistra anticapitalista
Laboratorio femminista Kebedech Seyoum
CSOA Casaloca – Milano
Coordinamento Nord sud del
mondo
Associazione culturale "Carlo Giuliani" - San lazzaro - Ozzano (BO)
Comitato di solidarietà con profughi e migranti – Torino
Asociación Real Juvenil – Milano
Case di Plastica – Milano
Assocafé (Asociación Cultura Arte Fuerza al Exterior) – Milano
Associazione Antigone – Milano Città Aperta
Sinistra Critica – Milan